Sul lago di Tiberiade i Discepoli hanno gettato le reti, invano. Il loro Maestro è morto, qualcuno però lo ha visto vivo, e ci ha parlato. Con il cuore in subbuglio si mettono in mare. Tra loro c'è Pietro, a cui Gesù aveva promesso di consegnare le chiavi del Regno dei Cieli.
Ma sulla riva un uomo invita a gettare le reti, a riprendere il percorso. Giovanni lo riconosce: "E' il Signore!" E Pietro si butta in acqua per corrergli incontro. In quell'incontro intimo, Pietro e Gesù si guardano negli occhi, i cuori si uniscono nel perdono e nell'amore.
"Simone di Giovanni, mi ami tu?" gli chiede Gesù. "Signore, ti amo" risponde Pietro. Tre volte Gesù chiede amore, tre volte Pietro glielo conferma, con la sua umanità, con la sua fragilità, con la sua debolezza. "Pasci le mie pecore, pasci i miei agnelli". All'amore di Pietro, Gesù risponde affidandogli la sua Chiesa e la promessa di essere presente fino alla fine dei tempi.
"Tu es Petrus", tu sei Pietro, canta la Schola al vescovo di Roma, al suo ingresso in basilica. Nel mare della storia, tra le onde e le tempeste dei tempi moderni, quando la barca della Chiesa sembra che stia per rivoltarsi, la voce di Benedetto XVI ha continuato a indicare Lui, a indicare il Signore. Il papa teologo, il papa della fede e della ragione, ha indicato al mondo intero, dopo Giovanni Paolo II che la risposta alla sete di felicità dell'uomo non può cercarsi nel relativismo, nell'edonismo, nell'ateismo. La sete di infinito, di gioia pura, la si ha solo nell'incontro con Gesù. Benedetto, come Pietro, conferma i fratelli nella fede, li sostiene, come Mosè, con un pontificato di preghiera, che è colloquio incessante con Cristo. Lì, nella preghiera, avviene l'incontro col Risorto, unico Capo e Signore della Chiesa.
Ed ora, alla fine del cammino della vita, Pietro incontra ancora il suo Signore.
"Quando sarai vecchio, un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi. Ora seguimi".
In quelle parole, le ultime udite da orecchio umano, il cuore di Benedetto incontra il cuore di Cristo, Eterno Bambino, immerso nella luce del Natale.
Lo vede, risorto, dinnanzi a lui. "Pietro, mi ami tu?" "Signore, ti amo".