Anche quest'anno ci ritroviamo per gli auguri natalizi. Alla fine dell'anno, si era soliti tracciare un bilancio della nostra attività. Lo abbiamo già fatto durante il nostro Capitolo Provinciale, e ancora vi ringrazio per la partecipazione, ringraziando soprattutto i priori e amministratori per il loro prezioso aiuto econsiglio.
Vogliamo oggi soltanto sentirci uniti nella gioia del Natale; un Natale diverso, che ci vede lontani e visitati dalle preoccupazioni, qualcuno da sofferenze fisiche, in un clima generale di frastornazione e indeterminatezza. Eppure noi siamo certi che il Bambino che è nato questa notte è la nostra gioia, la nostra certezza, la nostra speranza. Gesù Bambino è molto più grande di qualunque problema, il suo sorriso è molto più luminoso del buio della pandemia. E allora apriamo il nostro cuore alla bellezza del Natale, lo possiamo fare con la carità delle nostre opere umanitarie nel mondo, ma lo possiamo fare con la carità più grande, che è quella di unirci spiritualmente a coloro che soffrono, che sono provati dalla povertà, a chi sta solo, agli anziani, a coloro che hanno paura del futuro per una crisi economica senza precedenti. La nostra preghiera di intercessione sarà il nostro dono alla grotta di Betlemme, e Gesù Bambino, re e signore della Storia, saprà infondere dolcezza.
A tutti voi, e alle vostre famiglie, gli auguri di un sereno Natale.
